La storia di Anastasia, attivista per i diritti civili uccisa dai russi mentre guidava a Bucha
La guerra in Ucraina va avanti da dieci giorni e anche la conta dei morti non fa che aumentare drammaticamente. Sono almeno 2500 le vittime tra i civili del conflitto con la Russia, ma sono stime ufficiali e le cifre reali potrebbero essere molto più alte.
Ridurre una situazione così drammatica a dei freddi numeri non è rispettoso per le storie delle singole persone cadute, durante questa guerra.
Tra queste è emersa la storia di Anastasia Yalanskaya, una giovane ragazza ucraina che militava attivamente nel Centro per le libertà civili ucraino.
La sua storia è stata condivisa da una collega, Oleksandra Matviichuk
Andriy Piddubny: My colleague, Anastasiia Yalanskaya died yesterday. Nastya was shot dead by Russian troops while driving in Bucha. It was not an accidental shot, the civilian car was shot at point-blank range, there were 2 other people with it, who also died#StandWithUkraine️ pic.twitter.com/PyTvVOmB8v
— Oleksandra Matviichuk (@avalaina) March 5, 2022
“La mia collega Anastasiia Yalanskaya è morta ieri. Nastya è stata colpita a morte dalle truppe russe mentre guidava sulle strade di Bucha. Non è stato un colpo accidentale, l’auto è stata colpita a bruciapelo, c’erano altre 2 persone con lei, e sono morte anche loro”.