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Corridoi umanitari come via di fuga ma niente tregua. Centrale nucleare colpita ora in sicurezza

Secondo round di colloqui tra russi e ucraini, intesa su un cessate il fuoco che garantisca una via di fuga ai civili. Zelensky torna a chiedere la no-fly zone sull’Ucraina. Il No della Casa bianca: «Sarebbe guerra mondiale». Missili e bombe, fiamme alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ore di grande paura, poi l’annuncio: «Impianto messo in sicurezza».

Paura Chernobyl

Colpiti alcuni edifici attorno alla più grande centrale nucleare d’Europa. Le autorità ucraine sono riuscite a far arrivare i pompieri alla centrale nucleare di Zaporizhazhia per spegnere l’incendio, “la sicurezza dell’impianto è stata ora ripristinata”. Kiev: ‘se fosse esplosa sarebbe stato 10 volte peggio di Chernobyl’.

I corridoi della paura

Secondo round di colloqui negoziali tra la delegazione russa e ucraina a Belovezhskaya Pushcha, nella regione bielorussa di Brest. Russia e Ucraina hanno raggiunto un’intesa sulla creazione di corridoi umanitari. Lo ha riferito il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mikhail Podolyak, citato dalla Tass, che ha anche affermato che c’è un accordo pure per consegnare cibo e medicine alle aree dove si stanno combattendo le battaglie più dure.

Piccoli risultati e rinvio

«Purtroppo – ha aggiunto – non siamo riusciti a raggiungere i risultati sperati. L’unica cosa che posso dire è che abbiamo discusso in dettaglio l’aspetto umanitario. Abbiamo deciso di continuare a lavorare in un terzo round di colloqui il prima possibile». La nuova data sarebbe stata prevista per l’inizio della prossima settimana. Secondo il capo-negoziatore russo, Vladimir Medinsky, nei colloqui «sono stati raggiunti “progressi significativi».

Putin vuole tutta l’Ucraina

«Gli obiettivi delle operazioni militari in Ucraina saranno completati “in ogni caso”», ha comunque fatto sapere il Cremlino attraverso l’agenzia di stampa Tass. L’obiettivo di Putin è di “prendere il controllo di tutta l’Ucraina”: ha riferito anche l’Eliseo dopo la telefonata tra Macron e il leader russo.

No-fly-zone linea di non ritorno

il presidente ucraino Zelensky, dopo il rituale video-messaggio mattutino ha parlato attraverso un’intervista alla Cnn e un incontro virtuale con la stampa internazionale, continua a chiedere armi, e si rammarica che da Washington il pieno sostegno sia giunto solo dopo l’invasione. Ma la no-fly zone sull’Ucraina che è tornato a chiedere viene però valutata dalla Casa bianca per quel che è, una linea di non ritorno: «Sarebbe la terza guerra mondiale».
Ieri il Pentagono ha stabilito un canale di comunicazione diretto con la difesa russa per evitare un conflitto involontario legato alla guerra in Ucraina

Corte penale internazionale

La corte penale Internazionale dell’Aja intanto ha aperto formalmente l’indagine per «crimini di guerra», con una importante precisazione. L’indagine riguarda quanto accaduto dopo il 21 novembre 2013 (data di nascita del movimento “EuroMaidan”) «comprendendo qualsiasi accusa passata e presente di crimini di guerra, crimini contro l’umanità o genocidio commessi ovunque sul territorio di Ucraina da chiunque».

REMOCONTRO

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