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L’antiscienza di Libero: fa freddo, quindi il riscaldamento climatico non esiste…

L’ultima sciocchezza del quotidiano di Feltri è pura antiscienza: anzi, il faccio che faccia freddo è una delle prove del riscaldamento globale.

Che Libero e l’ignoranza crassa vadano a braccetto ormai è cosa risaputa: l’ultima corbelleria del quotidiano di Feltri è sputata nella prima pagina di oggi con un titolo che farebbe la gioia di qualunque complottaro della domenica: “Riscaldamento del pianeta? Ma se fa freddo”.
Questo livello di dabbenaggine è toccato solo da pochi individui sulla terra: Donald Trump e un bambino in età prescolare, giustificato perché, appunto, non ha ancora acquisito i mezzi per comprendere come mai c’è un gran parlare di riscaldamento globale ma in effetti è il maggio più freddo da 62 anni a questa parte.

Bene, visto che con bambini abbiamo a che fare, spieghiamolo come se parlassimo a degli infanti: il fatto che faccia freddo è una delle prove più evidenti del profondo cambiamento climatico in corso.
Innanzitutto, una differenza: il riscaldamento globale riguarda il pianeta nella sua totalità (globale vuol dire questo), mentre il freddo, anche in zone estese, è invece un fenomeno metereologico. Tant’è vero che, secondo le previsioni meteo di oggi, il nord d’Italia non è interessato nell’ondata di maltempo che tanti disagi sta provocando: tutto il nord-ovest della nostra penisola oggi è bagnato dal sole, con temperature che toccano i 18 gradi. Più che naturali per l’inizio di maggio.
Il freddo che ha interessato l’Europa e gran parte d’Italia è invece conseguenza di un fenomeno chiamato ‘vortice polare‘. La spiegazione scientifica si trova in un articolo del Potsdam Institute for Climate Impact Research, a firma di Marlene Kretschmer, Dim Coumou, Laurie Agel, Mathew Barlow, Eli Tziperman, Judah Cohen. Lo trovate qui, in lingua inglese.

Il vortice polare è un anello di venti di quota che circondano il Polo Nord e trattengono ad altissime latitudini l’aria fredda. A causa del riscaldamento globale e alla conseguente fusione dei ghiacci polari, il vortice rallenta e disperde i suoi venti gelidi, causando irruzioni di aria polare proprio nei mesi più caldi dell’anno, ossia quando i ghiacci cominciano a sciogliersi.
Spiegata semplice: riscaldamento globale non vuole dire, come magari si può immaginare dal nome, caldo micidiale in tutto il pianeta. In realtà, una delle più evidenti conseguenze del fenomeno è proprio questo alternarsi di alte e basse temperature, con veri e propri momenti invernali nel pieno dell’estate, per esempio.
Comunque, per rassicurare gli amici di Libero, dal prossimo weekend potranno tirare un sospiro di sollievo: le temperature si rialzeranno bruscamente, fino a toccare i 35 gradi…

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