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Maria Giovanna Maglie: “mi fanno orrore il femminismo e quell’ecologismo da radical chic”…

In un’intervista al quotidiano La Verità, la giornalista sovranista a ruota libera sul politicamente scorretto.

Maria Giovanna Maglie a ruota libera in un’intervista al quotidiano sovranista La Verità, intitolato “Il nuovo femminismo mi fa orrore“.
Protagonista di due polemiche create ad hoc per fare un po’ di rumore mediatico, quella su Mahmood vincitore di Sanremo (“Si chiama Maometto, la frasetta in arabo c’è, c’è anche il Ramadan e il narghilè, e il meticciato è assicurato) e quella su Greta Thunberg (“Se non fosse malata la metterei sotto con la macchina”), entrambe poi risolte con la scusa “eh ma era una battuta”. In gran spregio del fatto che le battute, innanzitutto, debbano far ridere.


Ma a questo giro, la giornalista cui è stata negata – per fortuna – una striscia serale dopo il Tg1 (lei dice che è stata silurata), ha deciso di ergersi a paladina del politicamente scorretto. O meglio, per citare le belle parole di Ezio Mauro pronunciate a Propaganda Live venerdì scorso, il simbolo di quella “ferocia come spressione della libertà”.
“Se non sono libero di fare un tweet sui politicamente corretti innamorati di Mahmood è finita! La frase su Greta Thumberg? Primo. Tu sai che in romanesco è quasi un vezzeggiativo. E poi… Se il discorso è serio ti dico che mi fa orrore la strumentalizzazione di una ragazzina da parte dei genitori e di una brutta squadra di affaristi. E poi…. Se entriamo nel merito ti dico che non credo al riscaldamento globale, perché ho letto Carlo Rubbia (fisico e senatore a vita) e odio l’ecologismo talebano e radical chic perché è peloso e ipocrita”.


Quindi, ricapitolando: Greta Thunberg viene ridotta a marionetta dei genitori (qualcuno ne sa i nomi di questi presunti geni del male?), il riscaldamento globale non esiste e l’ecologismo è ‘talebano’ e quindi, per transitività, anche gli scienziati (tranne Carlo Rubbia) che lo promuovono.
Ma non è finita qui: “Sono trumpiana” dice, come se ce ne fosse bisogno. E poi continua: “Penso che si vince con il popolo, penso che l’Ue stia distruggendo le realtà nazionali e che non abbia portato nessun vantaggio all’Italia. E l’euro? Peggio me sento. L’euro ci ha rovinati. Ricordo certe risse terribili con Oscar Giannino nella redazione del Foglio”.
Infine, l’affondo finale, con tanto di neologismo: “Il Congresso della Famiglia di Verona. Sarà felice di andarci a fare un salto. Sono un’atea ratzingeriana“.
Sarebbe a dire? “Che non sono devota. Ma che quando sono giù mi leggo il discorso di Ratisbona. Perché? Perché il cristianesimo è il cardine dell’identità dell’Occidente”…

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