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Yemen: la guerra seppellisce i sogni dei bambini e continua a uccidere…

La guerra in Yemen ha già fatto decine di migliaia di morti e milioni di persone sono state costrette a fuggire. Nel contempo nel paese dilaga l’epidemia di colera, mentre Europa e Stati Uniti continuano a vendere le armi che portano morte e distruzione. L’Onu definisce questa situazione come la peggiore crisi umanitaria del Pianeta.

«Prima della guerra io e la mia famiglia stavamo bene. Sono laureata in statistica e lavoravo nel settore pubblico, poi d’un tratto tutto è cambiato», racconta Asthar Alrazehi, 41 anni, dello Yemen, arrivata in Italia nel 2015 con un corridoio umanitario per curare uno dei suoi tre figli, gravemente malato di diabete.

«Erano appena iniziati i bombardamenti e per le strade c’erano morti ovunque, uomini, donne bambini, si sentiva l’odore del sangue. Siamo passati da un ospedale all’altro ma senza riuscire a salvarlo dal coma in cui è caduto per due settimane, le più lunghe della mia vita».

Il bimbo si è poi ripreso e la donna è riuscita a portarlo in Italia per curarlo al Mayer di Firenze. «Se la guerra finisse vorrei tornare nel mio paese. In questo momento il mio popolo ha ancora speranza, ma non ha più una vita», conclude Asthar.

Video:https://www.youtube.com/watch?v=vOS2226oh0c

Morti e sfollati: i dati della guerra in Yemen oggi
La sua voce fa da eco a quelle di migliaia di donne e madri in Yemen, sulle quali gravano le conseguenze di una guerra brutale e senza regole, iniziata nel marzo del 2015 ma in larga parte trascurata dall’opinione pubblica mondiale. Scontri che hanno già fatto decine di migliaia di vittime: i dati ufficiali parlano di 17 mila morti tra il 2015 e il 2018, altre fonti stimano siano tra i 70 e i 100 mila. Milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case per via del conflitto, che si combatte su 30 fronti aperti.

I dati restituiscono l’immagine di un paese che in quattro anni e mezzo è sprofondato in un conflitto brutale, che ha aperto le porte a una grave crisi umanitaria, della quale i civili, e i bambini soprattutto, stanno pagando il prezzo più alto. I bombardamenti aerei e gli scontri di terra, esplosi in estate anche nel sud del paese, tra giugno e agosto hanno fatto il 54% di vittime civili con il 79% di abitazioni civili colpite, incluso scuole e ospedali.

Dall’inizio dell’anno il bilancio è di oltre 700 civili uccisi e 1.600 feriti, secondo i dati di ReliefWeb, il maggiore portale di informazione umanitaria.

www.osservatoriodiritti.it

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